Un progetto grandioso per l’acqua nei villaggi della Libia
[18.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Il grande fiume artificiale, il più grande e ambizioso progetto della Jamahiriya, è una rete di condotte che rifornisce aree che prima ne erano prive e la parte settentrionale industriale, dell’acqua potabile più pura della Libia attraverso serbatoi di acque sotterranee dalle oasi, situate nella parte meridionale del paese. Secondo gli esperti indipendenti, è il più grande progetto di ingegneria del mondo attualmente esistente. Misconosciuto progetto, dovuto al fatto che i media occidentali difficilmente hanno riferito su di esso, e nel frattempo, il progetto è giunto al costo di costruzione più grande del mondo: il progetto al termine costerà 25 miliardi di dollari.
Gheddafi iniziò a lavorare sul progetto negli anni 80, e all’inizio dei combattimenti attuali, egli lo stava praticamente implementando.
E questo fatto suggerisce certamente un pensiero, il controllo sulle risorse idriche sta diventando il fattore più importante nella politica mondiale. L’attuale guerra in Libia è la prima guerra per l’acqua potabile?
Il funzionamento del fiume artificiale si basa sulla raccolta dell’acqua in 4 serbatoi di acqua enormi situati ad Hamada, nelle oasi di Kufra, Morzuk e Sirt e contenenti circa 35000 chilometri cubi di acqua artesiana. Il volume d’acqua potrebbe coprire completamente il territorio di un paese come la Germania, con la profondità dei serbatoi sarebbe di circa 100 metri. E, secondo studi recenti, l’acqua dalle fonti libiche artesiane sarà sufficiente per quasi 5000 anni.
Inoltre, questo progetto di acqua in scala può essere giustamente chiamato “l’ottava meraviglia del mondo”, perché fornisce il trasporto di 6,5 milioni di metri cubi di acqua al giorno attraverso il deserto.
Il progetto “fiume artificiale” non è paragonabile a quello fornito dai leader sovietici in Asia centrale per irrigare i campi di cotone e che ha portato al disastro del lago Aral. La differenza fondamentale con il progetto di irrigazione libica è che per l’irrigazione dei terreni agricoli è utilizzato praticamente l’inesauribile vena sotterranea piuttosto che una fonte d’acqua superficiale, facilmente soggetta a notevoli danni in un breve periodo di tempo. I tunnel di trasporto dell’acqua sono stati costruiti attraverso l’uso di 4 mila chilometri di tubi di acciaio, seppelliti nel profondo della terra. L’acqua dai bacini artesiani viene pompata da 270 falde a diverse centinaia di metri di profondità. Un metro cubo di acqua cristallina delle cisterne sotterranee libiche, considerando tutti i costi di produzione e trasporto e deposito allo stato libico costa solo 35 centesimi, che è all’incirca paragonabile con il costo di un metro cubo di acqua fredda in delle principali città della Russia, ad esempio a Mosca. Se, tuttavia, si prende in considerazione il prezzo di un metro cubo di acqua potabile nei paesi europei (circa 2 euro), si stima che il valore delle scorte di acqua artesiana nei serbatoi sotterranei libici è complessivamente di quasi 60 miliardi di euro. Se si considera che tale importo continua a salire, come prezzo di risorsa, può essere di interesse addirittura più importante del petrolio; tenendo conto che al petrolio si può studiare un’alternativa.
Qui ci sono le date chiave nella storia dell’irrigazione libica del progetto “grande fiume artificiale”, nel 2008, il Guinness lo ha riconosciuto come il più grande del mondo:
• 3 Ottobre 1983 — è stato convocato il Congresso generale del popolo della Libia e ha tenuto una sessione straordinaria, nel quale è stato annunciato dell’inizio del finanziamento del progetto.
• 28 Agosto 1984 — il leader della Libia depone nell’iniziare la costruzione del progetto, la prima pietra.
• 26 Agosto 1989 — inizia la seconda fase di costruzione del sistema d’irrigazione.
• 11 Settembre 1989 — l’ acqua entra nel serbatoio di Agedabia.
• 28 Settembre 1989 — l’ acqua entra nel serbatoio Grand Omar Muktar.
• 4 Settembre 1991 — l’ acqua entra nel serbatoio Gardabiya.
• Agosto 28, 1996 — inizio della distribuzione quotidiana dell’acqua dal fiume artificiale a Tripoli.
• 28 Settembre 2007 — l’acqua arriva a Gariân.
È interessante notare che, parlando a una commemorazione dell’anniversario dell’inizio della costruzione del fiume, il 1 ° settembre 2010, Al-Gheddafi disse:
“Ora che questo risultato del popolo libico è diventato chiaro, la minaccia degli Stati Uniti contro il nostro paese doppia!”
Inoltre, alcuni anni fa, Gheddafi aveva dichiarato che il progetto di irrigazione libico sarebbe stato “la risposta più grave all’America, che accusa costantemente la Libia del terrorismo islamista.”
[liberamente tratto da http://topwar.ru/7735-grandioznyy-vodnyy-proekt-kaddafi.html]
Sì ho sempre pensato anche io che oltre al petrolio c’era di mezzo il possesso dell’acqua che sarà tra qualche decennio il motivo principlae delle guerre, L’energia del petrolio si può anche sostituire, l’acqua è insostituibile e chi ne avrà sarà il paese più potente di tutti.
Sì, anche io chiamo il Grande Fiume l’Ottava Meraviglia del mondo. Faceva un certo effetto aprire il rubinetto a Tripoli e pensare che l’acqua arrivava dalle profondità del deserto. Mi è capito di essere in una macchina sulla strada da Sebha a Tripoli che ha dovuto sorpassare un Tir carico di 1 segmento del tubo collettore. Mi spiace che la foto sia venuta male, questi tubi hanno una dimensione che stupisce. Occupava tutto il cassone del camion nella larghezza e ovviamente superava un pò l’altezza della cabina.
Si può pensare quello che si vuole di Muhammar Gheddafi, – del resto i suoi atteggiamenti gli procuravano o idolatria o avversione profonda – ma nessuno potrà mai negare che fosse… che è un uomo di “visione” . Una visione ampia e proiettata nel futuro per il paese e per l’Africa. Purtroppo i suoi veri nemici sono stai i pigmei intellettuali che non hanno capito, che hanno provato quei sentimenti così comuni che sono l’invidia e la competizione e hanno tenuto il continente separato e in balia di tutte le possibili destabilizzazioni e aggressioni.
ancora una cosa, la foto con quei grandi cerchi colorati… non comprendo la scritta che credo sia in russo, e forse sbaglio ma mi ricordano le grandi oasi agricole, di forma perfettamente rotonda create nel deserto proprio grazie al poter disporre dell’acqua – con la consulenza di istituti italiani.
Grazie dei tuoi preziosi commenti; Gheddafi, secondo me, è stato il più eccentrico e visionario leader che l’Africa abbia mai avuto; riguardo ai cerchi è proprio come dici, ho notato che si vedono anche con google earth in visione satellitare.
a presto
Gil
p.s.
Visionario nel senso buono del termine, con una prospettiva che andava oltre, con un ideale insomma.
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