La tribù Warfala è una delle più grandi in Libia (circa 1 milione di persone) e sostiene il governo libico, i ribelli conoscono la potenza di questa tribù per questo hanno cominciato a uccidere i loro donne e bambini.
Sui monti Nafusa, fonti interne libiche, sostengono che in questo momento l’esercito ribelle per ogni prigioniero che cattura, chiede in cambio armi, e se cattura civili chiede un riscatto in denaro alle famiglie in cambio della liberazione. Se arresta qualcuno della tribù Warfala e Mishasha gli taglia la gola, perché sono la più grande tribù che appoggia il governo libico. Quando persone della tribù di Warfala e Mishasha cadono nelle mani dei ribelli golpisti, essi li decapitano in quanto son la tribù più numerosa che appoggia il governo.
Così come riferito in un precedente articolo, il New York Times e la Associated Press confermano che Ashraf, il figlio del generale Yunis (chiamato a seconda della traslitterazione dall’arabo anche Yunes o Younes) visibilmente provato, avrebbe chiamato a gran voce il ritorno della bandiera verde nazionale e di Muammar Gheddafi: “Breaking down in tears at the burial, General Younes’s son Ashraf began calling out for Colonel Qaddafi and his distinctive banner. “We want Muammar to come back!” he cried, according to The Associated Press. “We want the green flag back!”
I fatti di queste ultime ore sembrano andare incontro a quelle parole.
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